L’artista che trasforma le emozioni in forme marine
La ricerca di Annalisa Biancardi nasce da un’urgenza: dare forma alle emozioni profonde, a ciò che normalmente resta invisibile. Le sue opere sono mondi interiori che emergono lentamente, quasi respirando insieme al luogo che le ha generate.
Artista visiva, Annalisa costruisce un linguaggio intimo e riconoscibile, fatto di colori tenui, forme sognanti e trame che oscillano tra figurazione e astrazione.
Nei suoi lavori — disegni, acquerelli su carta e stoffa, sculture in cartapesta e DAS — si ritrova sempre un equilibrio sospeso tra realtà e percezione.
Arte contemporanea per il futuro museo sottomarino
La sua ricerca
Il suo processo parte da un taccuino: parole che diventano immagini, linee che cercano significati nuovi.
Nei cicli “Ciò che è spiegabile è retto da ciò che è inspiegabile” e “Convivenza con l’inspiegabile” emerge una visione poetica, fragile e potente insieme.
Il legame con Eco-MuSa
Nella sua lettera Annalisa scrive che desidera “immaginare forme che rappresentino una realtà specifica nella sua interezza: il suo paesaggio, la sua cultura, il suo mare” — una dichiarazione che la rende perfettamente allineata allo spirito della residenza Eco-MuSa.
L’idea di trasformare emozioni profonde in forme ecocompatibili si accorda naturalmente con la missione del futuro museo sottomarino.
“Le parole, a un certo punto, non bastano più. È allora che prendono forma nuovi segni, nuove figure.”
– Curator

